Iniziative

 

Si è svolta a Morlupo la prima edizione de “Adottiamo un fontanile”

 

Un gruppo di volontari riporta alla luce il fontanile dell’Assura

 

Sabato 14 giugno 2008 si è svolta a Morlupo la prima edizione della manifestazione “Adottiamo un fontanile”, un piccolo parto dell’Associazione Fratelli di Sant’Antonio Abate – Morlupo: il gruppo di volontari che organizza la grande festa in onore del Santo che si svolge per le vie del paese in gennaio.ok durante DSC_4219.JPG

L’iniziativa, che segue la realizzazione di un calendario, un’indagine storica, vari sopralluoghi e perizie, ed un progetto di riqualificazione di fonti e fontanili presentato a dicembre al Parco di Veio, aveva come fine quello di riportare alla luce uno dei tanti fontanili abbandonati che appartengono al territorio di Morlupo: quello in località Assura, a pochi passi dall’Ostello.

“Riportare alla luce”, abbiamo detto. Una frase non casuale. Proprio come un tempio Atzeco o una città Maya – ci sia permessa la licenza avventurosa – il fontanile era quasi interamente coperto da erbe e rovi che stavano penetrando nella debole struttura in tufo scalzandone la copertura in cemento. Anche l’intero basamento che circondava per qualche metro il fontanile, pure questo in cemento, dopo anni di incuria e abbandono, era ormai ricoperto di terra e di erbe infestanti. Scoprirlo è stato quasi una sorpresa.

Così, proprio come dei pazienti archeologi, con tanto sudore e altrettanta buona volontà, ci si è adoperati per far riemergere il fontanile dalla boscaglia e riconsegnarlo simbolicamente una seconda volta alla comunità morlupese. La speranza è che ora il Comune di Morlupo, o chi per lui, possa al più presto completare l’opera ripristinando la conduttura dell’acqua che lo alimentava, chiusa a suo tempo per un contenzioso con la Cooperativa Agricola Morlupese che l’aveva costruito il 20 agosto 1981.

L’iniziativa voleva cogliere un obiettivo semplice ma importate: rivalutare uno dei “manufatti minori” della civiltà agricola e contadina, un importante bene comune, perché non se ne perda la memoria e il valore. Ma anche ricordare al contempo che qualsiasi cittadino, con un po’ di buona volontà, magari sporcandosi le mani e procurandosi qualche graffio, può fare qualcosa per il territorio in cui vive.

Chiudiamo passando in rassegna, come giusto, la rappresentanza dell’associazione che tanto ha faticato sotto al sole ma col sorriso sulle labbra. Lo facciamo come… un gruppo rock sui generis: al forcone Mauro Diana, al falcetto Dino Rinaldi, alle forbici da pota Franco Fabbro, al piccone e alla zappa Carlo Bettelli, al decespugliatore Riccardo Rossiello.

Appuntamento, salvo imprevisti, al prossimo anno, con un nuovo fontanile da ripulire e valorizzare e magari una piccola festa di contorno.

Iniziativeultima modifica: 2009-08-01T11:28:00+02:00da rikyross
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2 pensieri su “Iniziative

  1. Un commento al volo. Subito dopo la lettura. Senza pensarci troppo su. Una domanda che è anche una struggente preghiera: Ma perchè non fate anche qualche cosa per salvare l’Archivio Storico di Morlupo? E’ rimasto molto poco. Salvate i fontanili. Ma lo sapete perchè sono sorti? quanto sono costati? Chi l’ha fatti? Il progettista? Le risposte sono scritte nei verbali delle sedute del Consiglio Comunale. Nicola De Mattia.

  2. Grazie professore, i suoi interventi sono come sempre giusti e puntuali. Credo che quella da lei segnalata sia una priorità importante.
    Sugli ulteriori approfondimenti – ieri i fontanili, oggi le edicole sacre – direi che come associazione abbiamo solamente dato una spolverata al tema. Di molti di quei “monumenti poveri”, non solo non esiste storia scritta, ma neppure un grossolano l’inventario. Ben venga quindi chi, per competenza e disponibilità, è in grado di aggiungere correzioni (e ce ne sono già tante da fare!) e notizie.
    Saranno i tormentoni dei prossimi mesi, ma dopo aver ridato a Morlupo dei costumi di proprietà per il corteo storico (per il momento ne abbiamo fatti 7), vorrei donare al paese delle targhe con i nomi dei rioni, quindi far costruire un’edicola sacra dedicata a sant’Antonio Abate, magari chiedere al comune che si dedichi una via a questo santo…
    C’è veramente tanto da fare…

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